Dieci arresti e struttura devastata. È il terzo caso in pochi giorni
Dieci arresti e struttura devastata. È il terzo caso in pochi giorni
CAGLIARI – Aeroporto paralizzato per tre ore, voli cancellati o dirottati, passeggeri infuriati. L´ennesima rivolta, la terza nel giro di pochi giorni, degli immigrati del Centro di prima accoglienza realizzato nell´area militare dello scalo cagliaritano “Mario Mameli” ha gettato nel caos il trasporto aereo del capoluogo isolano. È stato necessario un imponente spiegamento di forze dell´ordine per riportare la situazione alla normalità e rintracciare una decina di clandestini che avevano invaso la pista, costringendo l´Enac a decretare la chiusura dell´aeroporto per motivi di sicurezza.
I disordini sono cominciati nel primo pomeriggio. Un centinaio di immigrati, per lo più magrebini, intorno alle 14.30 si sono impadroniti del Cpa e hanno messo a soqquadro l´edificio. Nei giorni scorsi in altre due rivolte alcune decine di loro avevano dato alle fiamme materassi, cuscini e arredi. Ieri la protesta ha coinvolto tutti i clandestini, un centinaio circa dopo alcuni recenti sbarchi. La palazzina che li accoglie, un´ex caserma degli avieri dell´Aeronautica militare, è finita sotto il loro controllo e devastata. Alcuni immigrati sono riusciti a superare le barriere di controllo dell´adiacente scalo civile e hanno raggiunto la pista. Dalla torre di controllo è scattato l´allarme col blocco immediato di decolli e atterraggi. L´Enac temendo il peggio ha avvertito tutte le compagnie aeree che lo scalo sarebbe rimasto chiuso sino alle 22. Mentre all´aeroporto confluivano ingenti forze dell´ordine, polizia e finanzieri, i voli in partenza venivano cancellati uno dopo l´altro. Stesso destino per quelli in arrivo, mentre altri venivano dirottati su Alghero e Olbia. Complessivamente sono stati 14 quelli che hanno subito questa sorte. Altri dieci hanno accumulato ritardi considerevoli.
La chiusura dello scalo ha lasciato a terra centinaia di passeggeri e il gonfalone della Regione Sardegna, in partenza per Roma per i funerali dei quattro alpini caduti in Afghanistan. L´esasperazione dei passeggeri si è sfogata contro quattro militanti dell´associazione “No border Sardegna” che distribuivano volantini e lanciavano slogan all´interno dell´aerostazione a sostegno della rivolta. È stato necessario l´intervento degli agenti per evitare conseguenze più gravi oltre gli insulti. La situazione ha cominciato a normalizzarsi alle 17, quando le forze dell´ordine dopo un lancio di lacrimogeni hanno ripreso il controllo del centro di accoglienza, arrestando diversi immigrati. Altri agenti nel frattempo perlustravano la pista e l´area circostante per rintracciare i clandestini che l´avevano invasa. Il rastrellamento non è stato facile ma alla fine uno dopo l´altro i rivoltosi sono stati bloccati. Le operazioni di check-in sono riprese subito dopo e alle 18.30 è partito il primo volo, un Meridiana per Roma-Fiumicino in attesa dalle 16.30. Non si conoscono i motivi precisi di queste rivolte. È probabile che all´origine ci sia il tentativo di impedire il trasferimento ad altri centri di alcuni immigrati, dato che la capienza del Cpa di Cagliari ha superato abbondantemente il limite. Il sindacato di polizia Siulp ha chiesto la chiusura immediata del centro, inadeguato per motivi di sicurezza e per la cronica mancanza di personale di sorveglianza.
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