Polacco, aveva 88 anni
LONDRA – Il Guardian ricorda la figura dello storico polacco Moshe Lewin, scomparso lo scorso 14 agosto. L’articolo, firmato da Arfon Rees, è un contributo al lavoro di uno dei maggiori specialisti della Russia sovietica.
Polacco, aveva 88 anni
LONDRA – Il Guardian ricorda la figura dello storico polacco Moshe Lewin, scomparso lo scorso 14 agosto. L’articolo, firmato da Arfon Rees, è un contributo al lavoro di uno dei maggiori specialisti della Russia sovietica.
Lewin è morto a Parigi, all´età di 88 anni, più di un mese fa. Studioso della “rivoluzione sociale” dell´Urss, è stato un rinnovatore negli studi di sovietologia. Ardente antistalinista (considerava Stalin, riprendendo un giudizio di Trotsky, il “becchino della rivoluzione”), Lewin ha analizzato le trasformazioni della società sovietica, a partire dagli anni di Lenin: al padre dello stato bolscevico ha dedicato il libro L´ultima battaglia di Lenin (Laterza 1969).
Tra le sue opere: Economia e politica nella società sovietica, sul dibattito economico da Bucharin agli anni ´60 (Editori Riuniti 1977); Storia sociale dello stalinismo (Einaudi 1988); Stalinismo e nazismo (Editori Riuniti 2002); La Russia in una nuova era (Bollati Boringhieri 1988). Lewin ha collaborato, tra l´altro, alla monumentale enciclopedia Storia del marxismo pubblicata da Einaudi nel 1981.
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