INTERVISTA Vendola visto da Cacciari
INTERVISTA Vendola visto da Cacciari
«Ben venga Vendola candidato premier, così si sancirà la fine del Pd anche dal notaio». Quello di Massimo Cacciari è qualcosa a metà tra la scomunica e l’augurio. L’ex sindaco di Venezia ha appena lanciato «Verso Nord», un manifesto anti-Lega aperto al centrosinistra e al centrodestra («né un partito né una corrente, ma un movimento che denuncia l’intollerabilità della situazione in cui ci troviamo con un sistema politico bloccato: il bipolarismo è finito e le persone perbene cercano alternative praticabili»). Il filosofo invece si occupa «della Gloria di Dio e della Santissima Trinità». E nel frattempo, scherza, «devo andare anche ad alcune iniziative di Veltroni, Rutelli e Letta, vado a salutarli perché non si sentano troppo orfani…».
Che ne pensi della candidatura di Vendola alle primarie?
Vendola è inconcepibile rispetto al progetto originario del Pd come partito di governo, riformatore e con una destinazione nuova rispetto alle antiche provenienze. Ma visto che quel progetto è miseramente fallito, allora ben venga Vendola. Rappresenta settori dell’elettorato e dei dirigenti Pd, quindi è del tutto legittimato a candidarsi a eventuali primarie. Però la sua vittoria sancirebbe la fine del Pd: non potrebbe mai essere accettata dalla stragrande maggioranza delle componenti che vengono dalla Margherita. Se così sarà, tanto vale metabolizzare il lutto e via.
Però anche Veltroni e Bersani vengono dal Pci. Perché consideri Vendola così irriducibile al Pd?
Perché il Pd doveva superare sia la tradizione democristiana sia quella socialista e il riformismo comunista. Veltroni ha cercato di farlo ma l’intelligenza e le capacità non sono andate col cuore. A questo punto, tant’è che si consolidi la vocazione socialdemocratica del Pd. Gli altri o ci restano riconoscendolo senza infingimenti, oppure daranno vita ad altri soggetti politici nell’ambito del centrosinistra.Vedendo le cose a posteriori in fondo il Pd era un progetto troppo ambizioso: non vedo in giro né i Brandt né gli Obama.
A proposito degli schemi sinistra-destra-centro. Non pensi che Vendola abbia spiazzato un po’ con quel suo invito a ispirarsi al meetin di Rimini di Cl?
Ma no. Anche quella è una politica fatta di immagine, di grandi appelli traversali e afflati ideologici. Hanno imparato un po’ dal berlusconismo, un po’ dai movimenti. Questa politica destrutturata sembra ormai il nostro destino. E’ una politica che crede di poter fare a meno delle forze organizzate, che combina un po’ di radicamento locale con appelli ideologici general-generici. Vendola in fondo assomiglia agli altri leader socialdemocratici europei: un grande appeal ideologico dentro partiti che non formano più classe dirigente o cultura politica, sono solo comitati elettorali. In questo Vendola è come Berlusconi. Con la differenza che Vendola in Italia non vincerà mai e poi mai. Sono cose che potete sognare solo voi da Firenze in giù, che vivete in un mondo tutto vostro. Il punto è il Nord e cosa vuoi che faccia Vendola contro la Lega…
Bersani però propone proprio ai «padani» Bossi e Tremonti un governo senza Berlusconi…
Andare a vedere se c’è la possibilità di un piccolo golpe di palazzo mi pare doveroso. Ma non capisco perché Tremonti e Bossi dovrebbero fare Bruto e Cassio che pugnalano un Cesare che gli ha già garantito la successione. E poi se Berlusconi fiuta la congiura va subito alle elezioni anticipate. Che vincerà di nuovo facendo fuori Fini e tutte le fronde possibili. Con Fini bloccato da questo scenario, Tremonti e Bossi che capiscono le difficoltà di procedere con i berluscones ma non possono fare il golpe col Pd…
… che si può fare?
Bisognerebbe capire quali sono gli scheletri ultimi che Berlusconi ha nell’armadio. E’ una commedia all’italiana: Noemi non basta, le veline non bastano, Dell’Utri non basta, le cricche non bastano… non c’è mai il fatto ultimo. Se salterà fuori, Bossi e Tremonti lo faranno fuori in due minuti. Ma finché non c’è…
Ma non c’è lo stesso problema per Bossi e Tremonti a prendere voti al Sud?
Ma dai, ci mettono cinque secondi a prendere lo scettro di Berlusconi! Una bella Lega del Sud, un accordo con Lombardo e la mia amica Poli Bortone ed è fatta. A proposito, bisognerebbe ricordarlo: Vendola ha vinto perché ha avuto come nemico interno quel genio politico di D’Alema e come straordinaria alleata Adriana Poli Bortone. La quale senza Berlusconi ci mette un minuto a tornare dall’altra parte.
Che quadro, disegni un’Italia devastata, senza fibre morali, politiche e perfino neurali…
Spero che da qui in avanti, sottotraccia, si metabolizzi che il bipolarismo all’italiana è crollato. E che da una parte e dall’altra si possa ripensare un patto costituente tra persone serie e mettersi d’accordo su una riforma del sistema elettorale. Sul «porcellum» io sfiderei subito il Cavaliere. Va cambiato con un proporzionale alla tedesca, sbarramento al 5%, e riduzione di metà dei parlamentari. Su questo tutti gli italiani sarebbero d’accordo. Così si va al 2013 e si cambia gioco. Se invece si perdono i prossimi due anni inseguendo la fine giudiziaria di Berlusconi e il Pd si guarda l’ombelico facendo primarie su primarie tra candidati che mai potranno vincere… avanti popolo.
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